Calabria. primi problemi per la Santelli. Il neoeletto consigliere Tallini rinviato a giudizio per corruzione

Jole Santelli, la appena eletta governatrice della regione Calabria (quella che non l’ha data a Berlusconi) è già con una grana da gestire: il caso del consigliere Domenico Tallini, eletto nelle liste del suo stesso partito, Forza Italia. Domenico Tallini è infatti inserito dalla commissione parlamentare Antimafia, nella lista dei tre impresentabili.
Rinviato a giudizio per diverse fattispecie di corruzione, ha replicato all’Antimafia: “A Morra, che mi ha definito ‘impresentabile’, ho risposto con l’esito delle elezioni”.

Un atteggiamento per lo meno discutibile che starebbe a significare che il consenso popolare ottenuto, cancellerebbe in qualche modo le sue responsabilità…

In base alla Legge Severino, se fosse condannato, per Tallini scatterebbe la sospensione della carica.

Per l’altro forzista Giuseppe Raffa (non eletto), è in corso il processo di primo grado al tribunale di Reggio Calabria.

Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!