Berlusconi trasloca nella villa sulla via Appia dove era vissuto Zeffirelli

Chiude Palazzo Grazioli, la storica residenza romana dove Silvio Berlusconi aveva eletto il centro strategico delle sue attività politiche. Spesso sede di incontri con gli alleati. Fu sede anche degli incontri internazionali, come le serate con Vladimir Putin, e anche di quelle che divennero beghe giudiziarie, le notti del Bunga bunga.

Il cavaliere, pare che lo sia ancora… trasferisce il suo quartier generale presso una villa sull’Appia, Quella che fu la residenza del regista Franco Zeffirelli, scomparso l’anno scorso.
La villa è di proprietà di Berlusconi ed era stata concessa in comodato gratuito al regista.

Lavori di ristrutturazione ed ammodernamento nella nuova sede forzista, sono già avviati da qualche mese e parrebbe che sia prossimo il trasferimento. Un trasloco quindi, che riporta tutto ad una meno sfarzosa ed imponente immagine. La chiusura di un’epoca e probabilmente l’inizio di una nuova era.

Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!