Covid-19. Nerola: altra località laziale si aggiunge alla lista. Positivo ospite in Casa di cura

Il contagio non interrompe il suo dilagare e arriva anche a Nerola, una località in provincia di Roma a metà strada fra la capitale e Rieti.

Un ospite della Casa di riposo Maria Immacolata, nella cittadina di Nerola, è risultato positivo al test del Coronavirus.

A darne comunicazione è stata la stessa sindaca Sabina Granieri, dalle pagine del social Facebook: “Sono appena stata contattata telefonicamente dalla Asl . Si conferma il caso covid19 attualmente ricoverato presso la struttura sanitaria. la persona in questione e’ ospite della Casa di riposo Maria Immacolata. Tuttavia voglio rasserenare gli animi di tutti poiché la Asl è già presente con i tecnici presso la Casa di Riposo. Stanno mettendo tutto in sicurezza come da normativa e stanno effettuando i tamponi. Vi prego pertanto di mantenere la calma e vi raccomando sulle norme di sicurezza”.

Il nome della persona che ha contratto il virus, naturalmente non è ancora stato reso noto.

Nell’annuncio la sindaca ha tenuto a rassicurare tutti ed ha approfittato per richiamare la cittadinanza all’osservanza delle misure indicate nel decreto del governo.
I cittadini sono nella quasi totalità accorti fin dalle prime disposizioni del Comune della cittadina sabina e non sono mai stati ravvisati comportamenti passibili di contravvenzione ai dispositivi di legge.

Saranno adesso i prossimi giorni a rivelare se il caso di contagio resterà isolato o se altre persone eventualmente venute in contatto col paziente, siano state contagiate.
L’auspicio di tutti i nerolesi è naturalmente che il conteggio possa fermarsi a questo singolo caso.

Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!