Droga dello stupro. 39 arresti, c’è anche Claudia Rivelli, la sorella della Muti

Claudia Rivelli

Scattano le manette per 39 persone implicate nell’indagine su traffico e importazione di sostanze stupefacenti, come il Fentanyl e il Gbl, detta la droga dello stupro. Nel gruppo degli arrestati c’è anche Claudia Rivelli, la sorella di Ornella Muti.

Già a settembre la 71enne Rivelli era stata arrestata a causa del ritrovamento nella sua casa di un litro di Gbl, lei sostenne che quel prodotto lo usava per pulire l’argenteria. L’imputazione sostiene che Claudia Rivelli ha illecitamente importato dall’Olanda, diversi flaconi di Gbl tramite il dark Web e il Deep Web. Gli acquisti avvenivano ogni trimestre e una parte di questi, venivano inviati al figlio che vive a Londra, per ingannare i controlli doganali, erano spediti con l’etichetta che indicava che fosse shampoo.

Quando venne arrestata a settembre la Rivelli si giustificò dicendo che il figlio usa quella sostanza per la pulizia della macchina, proprio come lei invece la usa per l’argenteria.

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Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!