In Attesa del Pass Ue, Draghi lancia da metà maggio il Green pass italiano

Dalla metà del prossimo giugno sarà aperta la circolazione libera nei Paesi della Ue. Draghi anticipa i tempi e vuole lanciare per metà maggio il green pass tutto italiano.

Alla conferenza stampa dopo il vertice ministeriale del G20, il premier annuncia un via libera agli spostamenti turistici nel nostro Paese. Un passaporto verde garantirà se il titolare è guarito dal Covid o se è stato vaccinato o se risulta negativo.

La ragione di questa accelerazione, spiega il presidente del Consiglio, è la necessità di puntare al rilancio del turismo. “la pandemia ci ha costretti a chiudere temporaneamente, il mondo vuole viaggiare in Italia e l’Italia è pronta a dare il benvenuto al mondo”.
Ma intanto si deve sostenere il settore turistico che accusa delle evidenti difficoltà derivate da una “chiusura” tanto prolungata, ha spiegato Draghi.

Ha poi lanciato l’appello ai ministri del G20 invitandoli a prenotare da noi le vacanze. “Naturalmente – ha aggiunto – non vediamo l’ora di riaccogliervi di nuovo”, ha concluso il presidente.

Articolo pubblicato dall’autore in iFattiNews

Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!