Quelli del centrodestra, e Renzi pure, dichiarano guerra al Rdc. Lo fanno con motivazioni che seppure vacillanti, riescono a far proselitismo sulle coscienze sopite e cieche di alcuni italiani, persuadendoli che sia giusto.
Poi arriva una dichiarazione, proprio da quel centrodestra che demonizza la misura, nella quale si fa ammissione dell’importanza del sostegno di Stato a chi altrimenti non ce la farebbe proprio. Arriva da quella parte del centrodestra, per così dire moderata, rispetto alle posizioni intransigenti di “meloniano” pensiero, e di quelle decisamente manipolatorie della realtà, di appartenenza leghista.
La sorpresa inattesa
Il direttore del Tempo, Franco Bechis ha intervistato Silvio Berlusconi su questo tema e su altro. Il leader di Forza Italia ha tutto sommato sorpreso affermando che il Reddito di cittadinanza sia andato finalmente a contrastare le situazioni di povertà. Precisa inoltre che gli importi finiti a disonesti che non ne avevano diritto, sono poca cosa rispetto all’azione positiva che la Misura ha prodotto.
Coscienza o strategia?
Una botta che non ti aspetti. E subito il pensiero va alla ricerca di cosa ci sia sotto, poiché il fido Tajani non perde occasione per sparare a zero contro il Rdc. Forse Berlusconi ha avuto un guizzo di onestà morale, sostengono i puri. Mentre i più avvezzi alla dietrologia politica, prefigurano già l’effetto jolly che il signor B ora senz’altro tirerà fuori.
L’equazione matematica che ne deriva è che, almeno su questo tema, Berlusconi sta al centrosinistra come Renzi sta al centrodestra.
Per adesso prendiamo per buono quanto sostenuto dal “padre” di Forza Italia, una componente del centrodestra, che va in ogni caso a inquinare l’assunto di questo “blocco politico”. Per lo meno destabilizzandone il pensiero fortemente critico verso il Reddito di cittadinanza. Nei prossimi giorni potremo valutare se questa dichiarazione sia figlia di una sottile strategia e se attenga ad un accesso di coscienza e di obiettività.