Malaga. Passeggeri a spasso sul bus senza conducente

Si tratta del primo progetto in Europa di un veicolo destinato al servizio pubblico, privo di conducente.

In questa settimana Malaga, la sesta città spagnola per popolazione (più di mezzo milione di abitanti) si appresta a mettere in campo un bus dotato di tecnologia di guida autonoma.
Lungo 12 metri, il pullman potrà accogliere 70 passeggeri ed andrà a percorre la linea 90 della città.

Un servizio che sarà di fatto privo di personale di bordo, anche i biglietti potranno essere acquistati online.
Inizialmente il bus a guida autonoma coprirà un tratto limitato che va dal centro della città al molo di levante.
Previsti per il prossimo futuro bus autonomi per i crocieristi che attraccano a Malaga e vogliono recarsi al centro storico cittadino.

Inizialmente il bus avrà un conducente a bordo, in rispetto all’imposizione della legge spagnola. Il conducente tuttavia sarà presente non per la gestione del mezzo, ma soltanto come misura di sicurezza.

Un progetto ambizioso messo a punto con la collaborazione di EMT, Empresa Malaguena de Transportes, l’azienda che nella città andalusa gestisce il trasporto pubblico su autobus.

L’innovazione tecnologia fa già discutere e gli entusiasmi sono cauti. Non mancano poi, coloro che pongono l’attenzione sulla proiezione futura dell’occupazione. Con l’allargamento del progetto della guida autonoma, potrebbero infatti essere molti, i posti di autista che andranno tagliati.
Come per tutte le cose che subiscono l’innovazione del progresso, il rovescio della medaglia è spesso costituito dall’occupazione relativa, che viene meno. I non più giovanissimi ricorderanno la figura del bigliettaio, sostituita dalle efficienti obliteratrici che lavorano h24 e non reclamano aumenti di stipendio.

Articolo pubblicato dall’autore su Informareh24.it 

Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!