Maneskin all’Eurovision: erano tra i favoriti. Sono i vincitori!

Il titolo all’Eurovision Song Contest 2021 è italiano, vittoria dei Maneskin con il brano “Zitti e buoni“, trionfatore a Sanremo.
All’Ahoy Arena di Rotterdam, il gruppo ottiene 524 voti superando la Francia che ottiene il secondo posto, e la Svizzera piazzata terza nei gradimenti.
Prima di loro il premio era stato vinto da Toto Cutugno, solo che nel frattempo sono passati 31 anni, era il 1990. Un’altra italiana ottenne in passato la vittoria, nel 1964 vinse la manifestazione Gigliola Cinquetti.

Il gruppo, dopo il voto della giuria di qualità era quarto ma è rimontato superando i primi. La Francia è riuscita ad ottenere 499 voti, e la Svizzera 432. Quindi non esattamente una vittoria da photofinish ma una consacrazione reale del gruppo rock romano.
Prima della performance che chiude la notte, Damiano al microfono ha gridato: “Vogliamo solo dire all’Europa, a tutti, Rock’n’roll never die, il Rock and Roll non morirà mai!”​.

Il brano Zitti e buoni che bissa il successo sanremese è il più ascoltato su Spotify e ha ricevuto il premio della critica.
Un successo che rischia di essere offuscato, sui social Damiano è accusato di aver sniffato cocaina durante la diretta tv.
Un video lo mostra abbassarsi sul tavolino e alcuni hanno letto il gesto in tal senso. C’è chi dietro a questa accusa chiede addirittura la squalifica dell’Italia.
Il cantante nella conferenza stampa della notte non ci pensa un attimo a rimandare al mittente le accuse: “Io non uso droghe. Non dite una cosa del genere. Niente cocaina”, ha ribattuto chiaramente.

Articolo pubblicato dall’autore in iFattiNews

Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!